La pratica artistica di Raffaela è basata sull'intensa esplorazione di luoghi significativi per le loro storie nascoste all'interno della città di Napoli e nella collaborazione con il paesaggio, insieme all'investigazione dello spazio domestico tramite il progetto Residency 80121.
Il suo studio è la città così come il paesaggio, insieme alla produzione materiale di opere. Lo studio visit con Raffaela può avvenire in differenti luoghi della città, il quale cambia a seconda delle specificità del visitatore e del momento temporale in cui avviene la visita.
Raffaela Naldi Rossano (Napoli, 1990) vive e lavora a Napoli. Attraverso l'attivazione di processi di trasformazione, investiga nuove possibili relazioni e forme di cura e rivelazione dell'intimità, sia psicologiche che sociopolitiche. Le sue installazioni, che incorporano una gamma di media diversi, da oggetti trovati al video, dalla scultura al suono, dal testo alla performance, sono concepite come spazi interstiziali in cui viene ricreato ed esposto il significato attorno a storie nascoste e soppresse, individuali o collettive.
Laureata in Psicologia, Naldi Rossano ha conseguito un Master in Fotografia nel 2016 presso la Goldsmiths, University of London, con una ricerca sull'identità post-storica e la trasmissione intergenerazionale, intitolata Say Hello Back to a Phantomatic Present: Perform Heritage and Inhabit History.
Attualmente sta lavorando a un progetto di ricerca e per la realizzazione di un film, intitolato Tessitura / Warp, che ruota attorno al mito della Sirena Parthenope, il mito fondante della città di Napoli, utilizzato qui come spazio/narrazione condivisa e contenitore aperto dei desideri. Lo scopo del progetto è quello di riscrivere metaforicamente le mitologie fondanti i luoghi di culto dell'Italia meridionale e della Grecia, al fine di portare in primo piano figure dimenticate e storie alternative alla storia accademica, mitologica e religiosa dominante.
Fondatrice della piattaforma Residency 80121 a Napoli, attraverso la quale indaga le modalità dell'abitare lo spazio domestico e la creazione di collettivi temporanei, è tra gli artisti partecipanti alla edizione 2020 della Quadriennale di Roma. Tra le sue mostri più recenti: Utopia - Distopia, Museo Madre, Napoli, (2021) There is no Time to Enjoy the Sun, Fondazione Morra Greco, Napoli (2021), Waves between Us, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene (2020), I Confess, der TANK, Basilea (2019); Doing Deculturalization, Museion, Bolzano (2019); Partenope, Aetopoulos, Athens (2019); May the Bridges I Burn, Manifesta, Palermo (2018).